La sterlina d'oro

 

La sterlina d'oro inglese è sempre stata tra le monete d'oro mondiali la più ricercata. Coniata per la prima volta nel 1817, ha sempre mantenuto inalterate le caratteristiche metrologiche ed estetiche.

Infatti sono sempre uguali:

il peso: 7,98805 grammi,

il titolo: 916,66 millesimi,

il diametro: 22 millimetri,

il disegno.

Su questo, tranne che per poche coniazioni, troviamo il San Giorgio a cavallo che uccide il drago, stupendo capolavoro del grande incisore italiano Benedetto Pistrucci. Capolavoro che ha posto la sterlina tra le più belle monete d'Europa.

La grande e sempre vivace richiesta su tutti i mercati internazionali ha naturalmente attratto l'interesse dei falsari, i quali si sono profusi in un grandissimo numero di contraffazioni, non tanto per creare esemplari da immettere nel mercato del collezionismo, ma per rubare sul contenuto dell'oro. Infatti nel gran numero di falsi che compaiono sul mercato, molti sono di fattura grossolana ed alcuni addirittura non contengono neppure una piccola parte d'oro.

Ho preso in considerazione due sterline false di  Giorgio V del  1917 e del 1925 ed una della regina Vittoria del 1861 con al rovescio lo stemma. La sterlina del  1917 è molto rara per il millesimo e proviene dal mercato numismatico mentre le altre due erano mischiate a monete di tipo "Borsa".

Ecco qui di seguito le differenze riscontrate rispetto agli originali.

Sterlina del 1861.

Colore del metallo: molto più giallo.

Diametro: uguale.

Spessore: scarso, circa quattro quinti dell'originale.

Bordo o margine: irregolare soprattutto al diritto sopra la testa.

Contorno: righe molto esili e rade.

Disegno del diritto: molto ben disegnato ma con poco rilievo.

Disegno del rovescio: ben eseguito, ma è molto scarso il rilievo dei leoni nello stemma inquartato.

La firma dell'incisore: nel taglio del collo è solo lievemente incusa, quasi invisibile.

Data: le cifre 1 e 8 hanno caratteri diversi e tutte sono più sottili.

Peso: solo 7,4 grammi. Ciò è dovuto al fatto che quasi certamente il cuore della moneta non è d'oro.

Sterlina del 1917.

Colore dei metallo: leggermente più giallo.

Diametro: uguale.

Spessore: uguale.

Bordo o margine: arrotondato e quasi privo di perlinatura.

Contorno: la rigatura del contorno ha poco rilievo ed è più sottile.

Disegno dei diritto: sono assenti molti particolari dei capelli e della barba.

Disegno del rovescio: piuttosto ben eseguito con un buon rilievo, manca comunque quasi completamente l'ornamento dello stivale del Santo. La rigatura del cimiero è solo lievemente accennata. Le iniziali dell'incisore sono difficilmente riconoscibili, soprattutto la P.

La firma dell'incisore: nel taglio del collo è quasi invisibile.

Data: le cifre sono più gonfie, soprattutto il 9.

Peso: esatto.

Sterlina del 1925.

Colore dei metallo: più chiaro.

Diametro: uguale.

Spessore: leggermente scarso.

Bordo o margine: arrotondato e quasi privo di perlinatura sia al diritto che al rovescio.

Contorno: righe molto sottili e schiacciate.

Disegno dei diritto: ancor più che nell'esemplare del 1917 mancano i particolari dei capelli e della barba.

Disegno dei rovescio: schiacciato e scarsissimo di rilievo. Le iniziali dell'incisore sono quasi inesistenti.

Data: le cifre molto più gonfie.

Peso: esatto.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
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da   "Cronaca Numismatica" n.86    mag-97
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