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10 / 9 / 2003


Osteria in Montevecchia
Cosa mangiare e quantro spendere nella riserva


Osteria Abbandonato di Montevecchia



Immagine


Non un agriturismo, neppure un ristorante. Quello dell’Abbandonato di Montevecchia è per molti un luogo di ritrovo, più vicino ad un’osteria, dove consumare in un ambiente casereccio una merenda contadina o un pasto d’altri tempi. Così come avveniva all’inizio del secolo quando a tagliare il salame ricavato dai maiali allevati nella vicina stalla era Angelo, il padre di Luigi, Giuseppe e Paolina che oggi proseguono un’attività semplice ma degna di nota. Ultimo esempio di una tradizione contadina ormai dimenticata.



Osteria dell`Abbandonato di Montevecchia



L`osteria Abbandonato di Montevecchia


STORIA DELL’AGRITURISMO




Luigi Maggioni


Un cortile, una piccola porta in legno e dentro due grandi locali con il pavimento di marmette e vecchie sedie impiallacciate. Entrati dalla porticina, quasi timidamente gli avventori sono invitati da Luigi Maggioni a scegliersi un tavolo. Uno dei tanti, tutti uguali, ma dove spesso si fatica a trovare posto. Gente semplice, i fratelli Maggioni, ma apprezzati per la loro cordialità e capacità di fare riscoprire un passato che non c’è più di portare su una tavola apparecchiata con una grezza ma pulita tovaglia, un bicchiere di nustranel, e salumi di provenienza famigliare, da quella stalla lasciata poco prima; di ricordare in un improbabile italiano – lì è d’abitudine il dialetto – , con il sorriso sulle labbra, che il salame in tavola è il migliore. E che i sottaceti li ha preparati durante l’estate la sorella Paolina e sono impareggiabili. All’osteria dei Maggioni tutto è rimasto così dal 1984, quando è scomparso il padre Angelo. Fu proprio lui, subito dopo la seconda guerra mondiale, a inaugurare quasi per caso l’osteria. Contadino, tra un campo di granturco e uno di orzo, aveva anche una piccola vigna. Ma di vino prodotto se ne vendeva poco, così come pochi erano i soldi in circolazione.





L`interno dell`osteria


Allora decise di dedicare una piccola parte della Cascina dell’Abbandonato alla mescita del vino. Poco più tardi al bicchiere di nustranel aggiunse le prime fette di salame offerte agli avventori che trasformarono poco a poco l’osteria in posteria, un luogo famigliare dove consumare un piccolo pasto. Come accade anche oggi, ogni sera e ogni domenica quando i fratelli Maggioni, lasciata la campagna, portano in tavola i loro prodotti.

COSA OFFRE



Luigi Maggioni. Dietro la sorella Paolina


L’osteria Abbandonato è aperta tutti i giorni, eccetto il lunedì. Dal martedì al venerdì è possibile cenare, dalle ore 19.30 mentre la domenica si può pranzare e consumare nel pomeriggio una veloce merenda. Accordarsi con i Maggioni consente di farsi preparare anche il pranzo in settimana. In ogni caso l’osteria propone solo piatti freddi: salame, coppa, pancetta e altri salumi affettati. E immancabili sono i frutti dell’orto sott’aceto, insieme ai formaggini. Freschi o stagionati, provengono sempre dalla piccola produzione di famiglia. I piatti si accompagnano sorseggiando un discreto vino rosso, quasi sempre vinificato in azienda. I coperti sono una ottantina. Il sabato e la domenica l’affluenza di clienti è alta, ma è difficile restare a stomaco vuoto. Qui non esistono prenotazioni; si raggiunge il luogo e si aspetta il proprio turno. E di solito, il tavolo si libera in pochi minuti. Non chiedete pastasciutte, lasagne o gnocchetti. All’Abbandonato c’è solo un osteria e il menù non sta scritto da nessuna parte, è rigido e decantato in pochi istanti da Luigi Maggioni. Insomma, un’ottima e salutare alternativa a un fast food. E c’è chi propone di ammodernare il locale, di aprire un agriturismo ma i Maggioni rispondono che va bene così, che l’osteria piace e che i visitatori sono sempre contenti di quel che hanno trovato.

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FREQUENTATORI




Luigi Maggioni mentre affetta il salame per i suoi clienti


Giovani, famiglie e piccoli gruppi. Sono questi i principali clienti dell’osteria. Quando la visitano una volta, quasi sempre vi fanno ritorno. Affascinati da un vecchio ambiente contadino, dove ritrovarsi senza troppe pretese ma gustando buoni salumi e formaggi.


COME RAGGIUNGERLO E QUANTO COSTA


L’osteria si trova in frazione Abbandonato di Montevecchia. Dalla strada provinciale 342 dir Milano – Lecco, giunti al semaforo di Cernusco Lombardone, seguire le indicazioni per Montevecchia e proseguire per circa un chilometro. Dopo la discesa dal dosso, terminata la curva, imboccare la prima via a destra, immediatamente prima del cartello di Montevecchia. Proseguire lungo la stretta strada per circa ottocento metri. La minuscola frazione Abbandonato è il primo agglomerato sulla destra. Entrati nel cortile si trova la porta dell’osteria.
Il costo del pasto varia dalle 8 alle 10 euro. Se si esagera con il vino si arriva a 12 euro. Indifferentemente se pranzo o cena.


RECAPITI

Purtroppo l’osteria non ha telefono. Del resto non sono necessarie prenotazioni. Se si è in gruppo numeroso è consigliabile fare visita all’osteria
qualche giorno prima, per prendere accordi.

Roberto Perego

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Scritto il 10/9/2003 alle 14:22