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22 / 9 / 2003

 


Trattoria in Montevecchia
Cosa mangiare e quanto spendere


Trattoria Bonfanti al Galeazzino




Dal 1950 in poi, per diversi anni, Giovanni Bonfanti, contadino di Montevecchia, imboccava la strettoia che dalla frazione Galeazzino conduce in Piazzetta Agnesi e da lì scendeva al municipio di Cernusco-Montevecchia. Ogni volta, tre volte all’anno, per rinnovare la licenza amministrativa della sua trattoria. In quel periodo aveva dedicato una piccola porzione della sua casa alla vendita dei prodotti della sua terra: alcuni terrazzamenti che scendono lungo la collina sul versante a sud. Inizia così, il racconto di Angelo, figlio di Giovanni che nel 1950 aveva vent’anni e oggi, davanti ai suoi due figli, ricorda la titubanza del padre, l’arrivo dei primi clienti e il fascino di una vista in alta collina che rapisce ogni passante.


"Trattoria Bonfanti" al Galeazzino



La frazione Galeazzino di Montevecchia


STORIA DELL’AGRITURISMO





Angelo Bonfanti, proprietario dell`omonima trattoria


Una trattoria nata da Giovanni Bonfanti, allo scoccare della metà del secolo, poi passata di mano al primogenito Angelo e oggi gestita insieme ai suoi figli Lorenzo e Enrico che nel corso degli anni ha incrementato i suoi clienti grazie al passaparola. E’ il bellissimo panorama che si gode, dalla veranda esterna d’inverno, come dal balcone pergolato d’estate, che richiama nella piccolissima frazione un gran numero di visitatori. Nonostante il sentiero, lungo mezzo chilometro, che si deve percorrere dalla caratteristica Piazzetta Agnesi, cuore di Montevecchia. Ma è forse quel sentiero, per molti aspetti scomodo e impervio, che affascina ancora di più i clienti, che prima di raggiungere la trattoria assaporano la ricchezza delle coltivazioni della collina, un combinato di viti, rosmarino e altre erbe officinali che ben si scorgono da quegli anfratti.


L`inizio e il termine del sentiero che conduce alla frazione Galeazzino


Un sentiero che rappresenta per tutti l’unica possibilità di raggiungere la frazione. Oltre ai pedoni, due soli mezzi riescono a transitarvi: una vecchia e piccola 500 Fiat e un trattore di ridotte dimensioni. Una difficoltà che è anche bellezza. Prima di raggiungere la trattoria è infatti lo stesso percorso obbligato a spiegare la bellezza della collina, dei gradoni e della tranquillità di una terra protetta.
E ieri come oggi, è la stessa storia contadina a caratterizzare la trattoria. I figli Lorenzo ed Enrico gestiscono la azienda agricola che produce i prodotti che vengono portati in tavola insieme al padre Angelo. Una tradizione lunga cinquant’anni, che passa tra i filari di viti, la stalla e la piccola cantina dove si affina il nustranel. Un’attività sempre uguale a se stessa, come nel 1950 che vede la famiglia Bonfanti, divisi tra l’occupazione agricola e la trattoria, nel segno di una continuità che è una garanzia per chi siede al tavolo nella veranda o sotto il pergolato.

COSA OFFRE



I tavoli esterni utilizzati durante la bella stagione


L’ultimo tratto della strettoia che dalla Piazzetta Agnesi porta al Galeazzino, è ripida. Al termine ci si trova davanti a una casa di colore rosa intenso, tendente al rosso, quindi al cancello della trattoria Bonfanti. Gli avventori sono invitati a scegliersi il posto a tavola: nella veranda invernale o sotto il pergolato quando la temperatura è mite. Poi, secondo la tradizione montevecchina, vengono proposti i piatti freddi: gli insaccati, i formaggini e le verdure di stagione. Piatti semplici e poveri, con l’intenzione di privilegiare la qualità dei prodotti. Quasi tutti di produzione propria. Alcuni affettati vengono acquistati da un’azienda artigianale. Nel menù si trovano anche le uova sode, ideali se combinate con l’insalata verde. Sottaceti, verdure e polenta accompagnano puntualmente ogni piatto. A fine pasto, è d’obbligo un’ottima fetta di torta, crostata o paesana. E per gustarli, di fronte a un bel panorama che alle volte si cela dietro la foschia o la nebbia, si torna volentieri. Rosso, bianco o rosato, ad innaffiare i piatti tipici è sempre il nustranel montevecchino, vinificato nella cantina dell’azienda. I posti a sedere sono 30 all’interno, 50 quelli all’esterno. La trattoria è aperta per la cena in settimana, eccetto il venerdì mentre il sabato e la domenica anche per il pranzo. Sempre il sabato e la domenica, nel pomeriggio, basta suonare il campanello per gustare la merenda bucolica.

FREQUENTATORI




Enrico e Lorenzo, figli di Angelo Bonfanti


Milanesi e monzesi. Sono loro gli abituali frequentatori della trattoria, anche se non mancano i lecchesi. Più spesso in gruppi, i visitatori sono frequentemente giovani alla ricerca di una alternativa alla pizzeria. La trattoria è preferita anche per un’ideale pasto veloce anche in settimana. L’importante è non esagerare con il vino: all’uscita del locale restano in ogni caso circa seicento metri da percorrere per arrivare al primo parcheggio.


COME RAGGIUNGERLO E QUANTO COSTA



La trattoria Bonfanti si trova in frazione Galeazzino di Montevecchia. Dalla strada provinciale 342 dir Milano Lecco, a Cernusco svoltare in direzione Montevecchia Percorrere circa tre chilometri, fino al primo semaforo delle “quattro strade”. Da qui salire lungo la strada principale fino al centro di Montevecchia. Superato il cimitero, proseguire fino alla prima curva a gomito e lasciare l’auto nel parcheggio. Dirigersi a piedi nella vicina Piazzetta Agnesi, poi imboccare il sentiero pedonale a sinistra di Villa Vittadini e proseguire fino alla frazione Galeazzino.



La veranda


Il pasto completo costa dalle 14 alle 16 euro, escluse le bevande che fanno salire il prezzo a 20-22 euro.


RECAPITI

La trattoria risponde al numero 039 9930850.

Roberto Perego

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Scritto il 22/9/2003 alle 08.50